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Intervista al Maestro liutaio Luca Orati

  1. Ciao Luca, quando è iniziata la tua avventura professionale come liutaio?

Ufficialmente direi dopo il diploma di conservatorio in contrabbasso classico. Alla fine degli studi infatti cominciai in orchestra come contrabbasso di fila ma l’impegno di tempo necessario per aspirare ad un contratto non era compatibile con i regimi familiari. Essendo comunque anche appassionato degli aspetti costruttivi degli strumenti Iniziai a documentarmi sulle tecniche di costruzione dei liutai classici italiani. Era una passione che veniva in ogni caso dall’adolescenza quando per le limitate possibilità non potevo permettermi una chitarra elettrica e pensai di risolvere il problema iniziando a costruire una Les Paul…. Primo tentativo comunque finito come ci si può immaginare..

Dopo l’esperienza orchestrale quindi ho avviato un percorso di studio sulle tecniche della liuteria classica italiana, sia teorico che pratico anche mediante affiancamento in bottega. Ho realizzato successivamente alcuni strumenti classici come contrabbassi e viole per poi passare al basso elettrico, mio vecchio amore..

  1. Ti sei ispirato a qualche costruttore in particolare?

Certo! E chiaramente si tratta di quegli strumenti che erano da me apprezzati come suono ed estetica vedi i Tobias. Mi piacciono molto anche i Ken Smith e i Fender.

  1. Quali sono le caratteristiche costruttive dei tuoi strumenti facendo un confronto con un basso di produzione industriale? (puoi descrivere i tipi di legno, l’elettronica etc..)

Direi che le differenze sostanziali sono nella qualità della realizzazione e nella scelta del legno utilizzato. La qualità della realizzazione perché lo strumento che un liutaio consegna ad un cliente deve essere assolutamente eccellente sia in termini di suono che in termini estetici. Difficilmente il cliente potrà accettare uno strumento che presenta anche un piccolo difetto sapendo che quello strumento è stato realizzato a mano ed in un unico esemplare.

Per quanto riguarda il legno io utilizzo esclusivamente materiale selezionato secondo i criteri della liuteria classica che già in periodi lontani (1500-1600) aveva chiaro quali dovessero essere le caratteristiche necessarie per ottenere il suono desiderato, ossia: stagionatura naturale non inferiore ai 10 anni; taglio di quarto quindi secondo il raggio della pianta, ottenendo così una venatura pressochè verticale con il massimo della rigidità e della giusta risposta elastica consentita da quel legno. Venatura con accrescimento costante del legno quindi con alberi cresciuti in zone troppo calde.

Sono prescrizioni di selezione che un’industria non può ovviamente fare per i costi elevati che comporta.

In caso sia richiesta l’installazione di una elettronica consiglierei sempre una circuiteria che non influisce sul suono dello strumento ma che permetta di enfatizzarne semplicemente i toni. La mia scelta è quella di montare elettroniche AD progettate e prodotte in Italia in modo artigianale ma che soddisfano le caratteristiche citate prima.

  1. Se un musicista desidera avere uno strumento con delle caratteristiche costruttive o elettroniche specifiche personali può richiederle?

Si senza problemi. Lo strumento di liuteria nella maggior parte dei casi è un pezzo unico che non proviene da una catena di montaggio che ha degli standard rigidi, può essere senz’altro “cucito e modellato addosso al musicista” secondo le sue anche più esclusive esigenze.

  1. Ci puoi fare il nome di qualche bassista “importante” che usa i tuoi strumenti?

Nel tempo ho avuto il piacere e la fortuna di collaborare con personalità da me sempre stimate musicalmente, già al tempo in cui ero più musicista che liutaio. Alcuni di questi sono diventati anche amici e la collaborazione ormai va avanti da anni:

Stefano De Donato (Dirotta su Cuba)

Red Canzian (POOH)

Polo Jones (Zucchero)

Francis Hylton (Incognito – Gianna Nannini)

Massimo Moriconi (Mina e tanti altri)

Andrea Braido

Ultimamente ci sono stati anche altri musicisti con i quali però il rapporto si svilupperà nei prossimi mesi.

Ottimo Luca. Grazie mille per l’intervista e a prestissimo per la tua clinic al Viper di Firenze dove io e Daniele Bianconi avremo il piacere di presentare insieme a te i tuoi bellissimi strumenti.

Per contattare direttamente Luca:

email: lorati65@gmail.com

sito web: www.lucaorati.com

tel. 3383355523